Descrizione
Francesca, la protagonista di questo breve romanzo, è una ragazza che vorrebbe vivere al pari delle sue coetanee, ma la progressiva perdita della vista le chiude tutte le porte. Sarà costretta a lottare con ogni sua forza per costruirsi un avvenire. Lotterà, lotterà senza “mai arrendersi” per cercare di abbattere i muri: soprattutto quello del pregiudizio. Il suo desiderio è realizzarsi e lo farà: come persona, come donna, come lavoratrice, come moglie e come madre.
Molti sono i temi trattati in questo breve romanzo e anche gli argomenti di possibile riflessione.
L’Autrice descrive in modo vivo e partecipe tutto quello che prova, ma il suo è un messaggio universale. Vengono raccontati momenti vissuti da ogni persona con handicap o in difficoltà. Sono pagine vive, pagine reali, pagine sofferte, scritte in un linguaggio abbastanza particolare: un misto di prosa e poesia, che conferisce a questa breve opera un carattere peculiare e intimo.
Edda Zanta è nata a Valdengo, un piccolo paese della provincia di Biella, mentre imperversava la seconda guerra mondiale. Pur essendo di origini contadine, ha sempre valorizzato l’istruzione e la cultura. Ha compiuto studi di tipo professionale, ha lavorato come operatrice telefonica, si è sposata, è diventata mamma e ora anche nonna. Edda asserisce che «Nessuna emozione le è mai stata negata».
Edda Zanta è nata a Valdengo, un piccolo paese della provincia di Biella, mentre imperversava la seconda guerra mondiale. Pur essendo di origini contadine, ha sempre valorizzato l’istruzione e la cultura. Ha compiuto studi di tipo professionale, ha lavorato come operatrice telefonica, si è sposata, è diventata mamma e ora anche nonna. Edda asserisce che «Nessuna emozione le è mai stata negata».
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