Descrizione
Francesca, la protagonista di questo breve romanzo, è una ragazza che vorrebbe vivere al pari delle sue coetanee, ma la progressiva perdita della vista le chiude tutte le porte. Sarà costretta a lottare con ogni sua forza per costruirsi un avvenire. Lotterà, lotterà senza “mai arrendersi” per cercare di abbattere i muri: soprattutto quello del pregiudizio. Il suo desiderio è realizzarsi e lo farà: come persona, come donna, come lavoratrice, come moglie e come madre.
Molti sono i temi trattati in questo breve romanzo e anche gli argomenti di possibile riflessione.
L’Autrice descrive in modo vivo e partecipe tutto quello che prova, ma il suo è un messaggio universale. Vengono raccontati momenti vissuti da ogni persona con handicap o in difficoltà. Sono pagine vive, pagine reali, pagine sofferte, scritte in un linguaggio abbastanza particolare: un misto di prosa e poesia, che conferisce a questa breve opera un carattere peculiare e intimo.
Edda Zanta è nata a Valdengo, un piccolo paese della provincia di Biella, mentre imperversava la seconda guerra mondiale. Pur essendo di origini contadine, ha sempre dato molto valore all’istruzione e alla cultura. Ha compiuto studi di tipo professionale, ha lavorato come operatrice telefonica, si è sposata, è diventata mamma e ora anche nonna. Asserisce che nessuna emozione le è mai stata negata. Ha frequentato il liceo scientifico “Amaldi” di Bitetto e si è diplomata nel 2020 e nel frattempo ha iniziato a lavorare come arbitro FIPAV. Si è subito iscritta alla facoltà di Lettere presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, dove si è laureata nel 2023 con la concessione della lode. Attualmente frequenta la facoltà di Filologia Moderna presso la stessa Università dove ha svolto alcune attività di collaborazione ed è diventata tutor di altri studenti.
Edda Zanta è nata a Valdengo, un piccolo paese della provincia di Biella, mentre imperversava la seconda guerra mondiale. Pur essendo di origini contadine, ha sempre dato molto valore all’istruzione e alla cultura. Ha compiuto studi di tipo professionale, ha lavorato come operatrice telefonica, si è sposata, è diventata mamma e ora anche nonna. Asserisce che nessuna emozione le è mai stata negata. Ha frequentato il liceo scientifico “Amaldi” di Bitetto e si è diplomata nel 2020 e nel frattempo ha iniziato a lavorare come arbitro FIPAV. Si è subito iscritta alla facoltà di Lettere presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, dove si è laureata nel 2023 con la concessione della lode. Attualmente frequenta la facoltà di Filologia Moderna presso la stessa Università dove ha svolto alcune attività di collaborazione ed è diventata tutor di altri studenti.
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